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Juveteca -Anno II (2005)

 

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I PROTAGONISTI DEL SECOLO BIANCONERO.29

La partita decisiva : Udinese – Juventus 0-2 del 05/05/2002

Sopra : Lippi osserva come la Juve controlla la sua partita

            Sotto : Del Piero esulta dopo il suo gol

 

Una partita? Non soltanto.Le partite sono almeno due. La Juve si presenta allo stadio Friuli con il cuore in  tumulto,avverte nell'aria una sensazione strana ma sa che tutto l'Olimpico è schierato,per ragioni di tifo non sempre comprensibile,al fianco dell'Inter,ad un passo dallo scudetto che insegue da tredici anni.Un minuto e pochi secondi,e la Juve è già in gol: l'immancabile Trezeguet spedisce alle spalle del portiere De Sanctis un cross di Conte dalla fascia destra. Comincia un pomeriggio palpitante, mezza panchina è incollata alla radio in compagnia dell'Italia intera, l'Udinese insidia Buffon, ma che importa? Del Piero raddoppia all'11',lanciato da Trezeguet in contropiede solitario.

 

Contemporaneamente da Roma arriva l'annuncio indesiderato:gol di Vieri. Eppure,Lippi continua ad annusare il profumo del suo quarto titolo (ma i tre precedenti li ha vinti senza aspettare l'ultimo atto),invita i suoi a non mollare,la Lazio è imbattuta in casa( ad eccezione del derby di ritorno, regalato alla Roma: 1- 5)e possiede giocatori di valore, difatti Poborsky pareggia al 20'.Esultano tutti, ma quando arriva il secondo squillo nerazzurro ad opera di Di Biagio la questione sembra conclusa. 2-1 per l'Inter al 25'.E'il gelo,la Juve controlla la sua partita ma per una ventina di minuti non accade più nulla.Brutto segno? Sì e no,perchè nel recupero del primo tempo Gresko offre a Poborsky la palla del 2-2. Applausi a Udine. Qui non c'è più storia.L'Udinese, salva e appagata, non graffia.La Juve non sa se ridere o piangere,il pareggio tra Lazio e Inter significherebbe scudetto,ma il confine è troppo labile per autorizzare canti di gloria.

D'improvviso,dopo minuti che durano un'eternità, un urlo squarcia lo stadio: è il momento in cui Simeone batte Toldo,3-2.Manca più di mezz'ora,meglio non illudersi. Lippi insiste: guai a mollare. L'Inter dovrebbe segnare altre due volte,ma è ormai in crisi. Dalla radio non arrivano sussulti,se non il gol con cui Cassano permette alla Roma di vincere a Torino contro i granata e di piazzarsi al secondo posto. Per incredibile che possa apparire,l'Inter in questo momento è addirittura terza. Nesta salva su Vieri,ma l'Inter non c'è più. Minuto 74: segna anche Simone Inzaghi,4-2,la Juve non sta più nella pelle,i giocatori si avvicinano alla panchina a caccia di conferme. E' tutto vero,la Lazio affonda ancora,Cesar centra il palo,ma Lippi raccomanda ancora prudenza.La sua unica frase, ripetuta in modo ossessivo,è questa:"Calma, ragazzi".Il timore è che un miracolo riabiliti l'Inter.Ma non succede: la Juve è campione d'Italia, riconquista lo scudetto dopo quattro anni, settantun punti contro i sessantanove dell'Inter (e i settanta della Roma). A questa quota,Ancelotti era stato sorpassato in extremis dalla Lazio nel Duemila.

A quota 75 aveva dovuto inchinarsi alla Roma un anno fa. Ma il calcio è splendido e crudele perché sa rinnovarsi ad ogni stagione.Di mezzo c'è sempre l'Olimpico e c'è sempre la Lazio quando la Juve realizza rincorse sensazionali. Nel '67 la squadra di Heriberto Herrera condannò i romani alla serie B mentre l'Inter si inabissava a Mantova. Nel '73 la Juve di Vycpalek batté la Roma in coincidenza con le sconfitte di Milan e Lazio. Due anni fa, la Lazio attese in ansia il verdetto perugino prima di celebrare il secondo scudetto. Stavolta, però,tocca di nuovo alla Juve. Ed è un'esplosione di gioia, dal Brennero a Pantelleria, e naturalmente all'estero, dovunque ci sia una piccola parte d'Italia.Uno degli scudetti più contrastati e difficili premia la testarda applicazione dei bianconeri, il loro eccellente girone di ritorno (conquistati quaranta dei cinquantuno punti disponibili),la brillantezza di Trezeguet capocannoniere senza rigori,la tenuta difensiva dopo gli sbandamenti iniziali, e soprattutto la coerenza di Lippi. Ci sono state altre Juve più spettacolari,questa si è rivelata d'acciaio. Ha creduto in se stessa anche quando tutto le congiurava contro. Ha ricevuto grandi lodi dalla concorrenza.

Mai così giustificate.

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G.Boniperti