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Juveteca -Anno VI (2008)

 

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STILE JUVENTUS.33

Il tifo anti-juventino ( foto ripresa dal sito www.antijuve.com )

  Il tifo contro è un vizio tutto italiano. In altri paesi esiste, ma in forma molto più blanda ed è frutto di situazioni particolari, di rivalità che nascono da contrapposizioni storiche (come quella fra i fans dell'Ajax e quelli del Feyenoord in Olanda o quella che divide i tifosi del PSG e quelli dell'Olympique Marsiglia in Francia).

In Italia invece queste rivalità sono nate e lievitate localmente, nell'ambito della stessa provincia o regione. La situazione delle città con due squadre, in cui le contrapposizioni si sublimano nei derby, la conosciamo a fondo. Spesso nelle fazioni si stratificano anche diversità sociali e politiche. Nella capitale, la Roma giallorossa coagula la classe operaia e la sinistra, la Lazio l'aristocrazia storica e la destra. In Puglia la rivalità storica è quella fra il Bari ed il Taranto, anche se negli ultimi decenni le vie delle sue squadre si sono divise. Fra Arezzo e Perugia sopravvive una contrapposizione storica che risale a secoli lontani visto che gli attuali ordinamenti collocano le due città in regioni diverse. Fra i tifosi che vivono più inten­samente questo tipo di tifo, ha preso corpo un'abitudine che sembrerà asociale, ma che assume invece le sembianze di un rito consolatorio: quella secondo la quale ai fans di una squa­dra prima che la vittoria del proprio clan preme la sconfitta di quello rivale. Una sorta di esorcismo a tutti gli effetti.

Quella della Juventus è comunque una situazione particolare. Anche a Torino la divisione socio-politica fra le due tifoserie appare evidente. La Juve è tradizionalmente la squadra degli Agnelli, la squadra della Fiat, la squadra del "padrone". Il Torino è la passione della classe media e di quella operaia. Non a caso nel nucleo cittadino i tifosi del Torino sono più numerosi di quelli juventini. L'immigrazione provocata dalla Fiat e dal boom dell'auto però e la presenza nelle file juventine di giocatori provenienti dal Sud come Furino, Causio, Anastasi, Cuccureddu, Schillaci e tanti altri ha fatto allargare a macchia d'olio il fenomeno del tifo bianconero fra la classe operaia dell'orbita Fiat. Così si spiega come grandi masse di appassionati di origini meridionali siano stati solidali a livello calcistico con quel datore di lavoro con cui lottavano dura­mente nelle battaglie sindacali.

Questo fenomeno del tifo contro ha assunto toni di grandissima, persino pericolosa asprezza presso gli ultras della Fiorentina che hanno addirittura fondato un "club" di tifosi "anti Juve" che ha fatto un discreto numero di proseliti ed ha fatto crollare in provincia di Firenze le vendite di prodotti di consumo il cui marchio è stato legato alla maglia della Juve. Negli ultimissimi anni sono sorti anche numerosi siti internet ispirati a questo "anti-juventinismo". Fra questi la maggior parte sono beceri e volgari. Ci limitiamo a citarne uno (www.antijuve.com) perché ha il merito di elencarne moltissimi, divisi per categorie ed di dare un quadro organico del fenomeno. E così scopriamo che ci sono i siti antijuve fini a se stessi, le sezioni antijuve nei siti di tifosi di altre squadre (spe­cie Fiorentina, Inter, Milan e Roma), i link ai siti delle squadre che hanno battuto la Juve nelle coppe europee (dall'Ajax al Borussia Dortmund, dall'Amburgo al Panathinaikos ecc.), quelli di giocatori che hanno inflitto alla Juve gol decisivi (come Calori o Mijatovic) ecc.

La Juve comunque non è sola in questa "hit-parade" del tifo contro: esistono anche i siti anti-Roma, anti-Inter e anti-Milan, anti-Bayern e anti-Real, ma anche quelli che "tifano" contro grandi personaggi - giocatori o dirigenti che siano - del calcio come Figo, Beckham, Cecchi Gori e Ferlaino.

 

 

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