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Juveteca -Anno II (2004)

 

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I PROTAGONISTI DEL SECOLO BIANCONERO.14

Juventus: massima fornitrice della Nazionale.

 

                                       

 

La Juventus è la principale fornitrice della Nazionale. In ogni epoca, con rare eccezioni, ha assicurato titolari e riserve, fuoriclasse e gregari, ai commissari tecnici. Il momento in cui la squadra si è identificata di più e meglio con la Nazionale non risale al Mondiale di Spagna, vinto contro tutti e contro tutto nel 1982, ma al Mondiale
precedente, anno 1978 in Argentina: c'è tuttora chi sostiene forse non a torto, che mai come in quella competizione l'Italia azzurra abbia saputo esprimere un calcio migliore. Sicuramente, era una squadra brillante, persino spettacolare:

 

non va dimenticato che sui giornali sudamericani, abitualmente critici verso il football europeo (ed italiano, in particolare), apparve l'invito a “giocare bene come l'ltalia di Enzo Bearzot”. Il quale ultimo era il c.t.: si affidò per la spedizione al blocco-Juve, reduce da due scudetti consecutivi, dal trionfo nella coppa Uefa '77 e dalla semifinale perduta contro il Bruges nella coppa dei Campioni '78. Nove uomini trasferiti direttamente in Nazionale:Zoff,Gentile,Cabrini,Cuccureddu,Scirea,
Causio,Tardelli,Benetti e Bettega. Ai quali vennero aggiunti il torinista Zaccarelli, il fiorentino Antognoni, il bolognese Bellugi ed il vicentino Rossi,di scuola juventina anche lui ed in comproprietà tra il club veneto e la Juve.

 

Mai come nella sfortunata partita del girone di semifinale contro l'Olanda – perduta 2-1 con i gol di Brandts e Haan da quasi quaranta metri – la Juve ha avuto nove elementi contemporaneamente in campo dall'inizio. Ma non si tratta di un record assoluto - che resiste da più di mezzo secolo e sarà molto difficile superare – poiché era accaduto al Grande Torino di essere stato trapiantato per dieci undicesimi in Nazionale, quando al timone c'era Vittorio Pozzo.

 


L'occasione entrata nella storia è dell'11 maggio del 1947 a Torino, stadio Comunale:Italia-Ungheria 3-2, con il gol decisivo del granata Loik ad un minuto dalla fine. Quel giorno, c'erano un solo juventino - il portiere, Sentimenti IV - e dieci giocatori del Torino, ovvero i difensori Ballarin, Rigamonti e Maroso, i mediani arretrati Grezar e
Castigliano, le mezzeali Loik e Valentino Mazzola, gli attaccanti Menti, Gabetto e Ferraris.

 

Nell'immediato dopoguerra, pochi bianconeri riuscirono, con le loro qualità, ad infilarsi nel gruppo del Toro: oltre a Sentimenti IV,vanno ricordati Parola, il centromediano (oggi si direbbe stopper, con un termine riduttivo)
per eccellenza, l'antico Piola, il cannoniere che approdò alla Juve nell'ultima parte della carriera, e Boniperti, il giovanissimo centravanti, che esordì a Vienna, il 9 novembre del 1947, data infausta per la Nazionale, travolta dall’Austria per 5-1.

 

 

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