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STILE JUVENTUS. 53

Roberto Bettega: la Juventus è una delle ragioni della mia vita
E’ il Presidente Blanc a presentare alla stampa il neo
Vice Direttore Generale della Juventus, Roberto Bettega, un uomo che per i
colori bianconeri non avrebbe bisogno di presentazioni. Seppur nei giorni
precedenti siano circolate voci secondo cui, Blanc non volesse il ritorno di
Bettega, è lo stesso Presidente a rivendicare la scelta di “Bobby Gol”.
“Volevo condividere con voi una decisione che ho
preso io per rafforzare l’area tecnica con un ruolo nuovo per
coprire tutta l’area sportiva e tecnica della Juve e per guidare al mio
fianco l’area tecnica. Ho chiesto pochi giorni fa a Bettega di affiancarmi
per andare avanti su un lungo periodo. Abbiamo fatto un accordo per
almeno 30 mesi per dimostrare che questa decisione è strategica per
rinforzare ancora di più la nostra organizzazione a livello sportivo. Ho
voluto dare a Roberto le deleghe e i poteri giusti per guidare tutta
l’area sportiva, vale a dire la prima squadra, il settore giovanile, lo
scouting e il settore medico, e ovviamente il mercato. Un’area in
cui deve dare il suo peso, la sua esperienza e la sua competenza.
L’esperienza già fatta con Roberto in un periodo non facile mi ha fatto
capire che possiamo lavorare bene, possiamo creare legami forti non solo tra
noi due ma anche con Alessio Secco, che mantiene le sue prerogative sotto la
direzione di Roberto Bettega. È una persona che rappresenta molto
per questa squadra e per questa società e sono contento di
riprendere con lui un cammino già fatto insieme nel 2006-2007″.
Evidentemente emozionato, Bettega ha commentato così il
suo ritorno alla Juve.
“La responsabilità è grande. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al
centro dell’attenzione, ma la Juve è stata
sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve è
meglio per tutti. È un compito importante, ma ho sempre creduto nel gioco di
squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è
stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è
quella vera: la Juve vera è quella degli ultimi due mesi.
Bisogna capire perchè è successo, ma se ci darete il tempo necessario, a
parte, l’alchimia, crediamo tutti nel lavoro di equipe e ci risolleveremo.
Tra noi c’è rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che
non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero
che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento
importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma
sono consapevole delle difficoltà. Ma se uno si arrendesse di fronte alle
responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio
cercare di dare quello che posso dare. Sono emozionato“.
Nonostante non sia nuovo dell’ambiente, Bettega considera
l’avverarsi di un sogno l’essere tornato a far parte della famiglia Juve.
“Ho sempre considerato la Juve la realizzazione dei miei sogni. Il
calcio per me è la Juve e non vedo alternative.
Conoscete tutti il mio rapporto con questa squadra, con questa città. Cosa
c’è da fare? Blanc ha accennato a tanti problemi, ma qui
c’è una macchina che lavora a 360 gradi e c’è una parte di questa macchina
che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è
terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la
storia della Juve l’abbiamo cominciata noi vincendo la
Coppa Uefa e sarebbe bello rivincerla. Non credo ci sia un solo
aspetto su cui lavorare, ma tanti. Il mio incarico partirà dal primo
gennaio, ve lo dirò allora. Io credo che non si debba essere presuntuosi.
Bisogna analizzare bene, perché i problemi non nascono mai da soli.
Se andiamo a rivedere quello che si scriveva sulla Juve tre mesi fa i pareri
erano molto diversi da quelli di oggi.
Gli scudetti? Sono 29, su questo non ci piove, e Bettega
rivendica con fermezza quanto conquistato sul campo dalla “sua” Juventus.
“Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona
parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei
ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo.
Però c’è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che
succederà, però ora guardiamo al futuro perché sono stato chiamato per
questo. Devo però fare un appello ai tifosi. Per noi è importantissimo il
loro affetto. I nostri giocatori accettano le critiche, ma alla fine
della gara i tifosi sono una componente della squadra e abbiamo
bisogno che ci aiutino».
Pochi dubbi anche quando si parla di Alessandro Del
Piero. Roberto Bettega non vede come il capitano possa essere un problema.
“Io non penso che un giocatore come Del Piero possa essere un problema per
la Juve. Sarebbe una mancanza di rispetto per
quello che ha fatto, per quello che sta facendo e per quello che farà.
Non può essere considerato un problema per la Juve. Diego
e Melo? Tanti episodi nella storia della Juve dimostrano che faremmo bene a
investire su persone che magari più avanti faranno bene. Basti
pensare ai casi di Platini, Zidane e Henry”.
E’ il presidente Blanc a concludere comunque la
conferenza stampa, confermando ancora una volta che non ci saranno movimenti
di mercato in entrata e che Felipe Melo e Diego non sono ancora rientrati in
perfetto accordo con la società.
“Mercato? Prima è meglio fare una riflessione generale sulla squadra.
Ma a prescindere da questo, non abbiamo pensato di fare operazioni,
perché pensiamo di avere giocatori di qualità. Dobbiamo lavorare
sullo spirito di gruppo: la Juve deve diventare la cosa principale rispetto
a tutti gli interessi personali. In questo Roberto può essere
importantissimo, ma anche i giocatori devono metterci del loro. Dobbiamo
dimostrare di più di quello che abbiamo dimostrato nelle ultime settimane.
Rispettiamo i programmi assegnati ai giocatori. Tutti hanno bisogno di
staccare la spina per tornare con la volontà giusta e la carica giusta per
riportare in alto la Juve. Quando rientreranno
tutti sarà il tempo per un colloquio tutti insieme”.
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